Caccia tragica
Bassa padana, seconda metà del 1945. La guerra è appena finita quando Giovanna e Michele, due giovani sposi, si apprestano a riprendere il loro lavoro di braccianti presso una cooperativa agricola emiliana. Il camion su cui stanno viaggiando trasporta anche il denaro dei sussidi governativi necessari alla cooperativa per pagare l'affitto delle terre, del bestiame e dei macchinari agricoli ai proprietari terrieri; ma una rapina impedisce ai coniugi di arrivare a destinazione e durante la sparatoria Giovanna viene presa in ostaggio. Della banda fanno parte un sadico soldato nazista, una ragazza tedesca, un reduce e Alberto, capobanda ed ex compagno di prigionia di Michele, che lo riconosce, ma è ridotto al silenzio per non mettere in pericolo la moglie. Nel frattempo scadono i termini di pagamento delle terre, così i padroni sequestrano i beni dei contadini per rifarsi delle perdite. Partono quindi le indagini della polizia, affiancata dai braccianti, attraverso una pianura padana ancora evidentemente segnata dal conflitto.