La storia di un amore difficile nella Ferrara degli anni Trenta, alla vigilia della Seconda guerra mondiale. Antonio è uno studente universitario, ha ventiquattro anni ed è di famiglia antifascista: suo padre è in carcere per opposizione al regime. Il giovane corteggia con insistenza Renata, un’insegnante di trentacinque anni, vedova con figlio a carico; la donna, di dichiarate simpatie fasciste, frequenta spesso l’ambiente dei gerarchi nel quale è perfettamente inserita. Nonostante le pressioni della madre, convinta che la figlia sposerà nuovamente un funzionario del regime, Renata s’innamora del giovane studente, con cui nasce una passione accesa quanto problematica. Decisivo nel consolidamento della coscienza politica di Antonio si rivela un viaggio a Parigi, dove il ragazzo viene a contatto con alcuni esuli antifascisti. La conseguente determinazione a seguire l’esempio del padre lo conduce a dover gestire le crescenti incompatibilità ideologiche con l’amante il cui peso, unito a quello delle differenze sociali e di età, finisce inevitabilmente per condizionare la loro relazione.

Divenuta impossibile la difesa di Roma, Garibaldi dichiara di voler continuare la lotta per la libertà repubblicana e l'unità d'Italia. Seguito da 4000 uomini, inizia la marcia attraverso l'Appennino col proposito di giungere a Venezia assediata, che ancora resiste. Ma Borbonici e Austriaci danno la caccia ai volontari e nelle loro stesse file c'è un traditore, Frattini, che lavora per disgregare quel piccolo esercito di valorosi. Molti uomini infatti disertano. Anche il fedelissimo Dueno cede alle suggestioni di Frattini ma, quando avrà capito le sue vere intenzioni, farà giustizia sommaria. Anita, che Garibaldi ha lasciato a Roma perché aspetta un bambino, raggiunge il condottiero ed il suo comportamento coraggioso e fiero è di esempio ai volontari, che la donna riesce a tenere uniti. San Marino offrirà un asilo ai legionari superstiti; ma le condizioni di resa proposte dagli austriaci sono tanto pesanti che Garibaldi preferisce sciogliere la legione e partire di notte per Venezia con Anita ed alcuni uomini fidati. Molti garibaldini sono passati per le armi. Anita muore. Garibaldi e Dueno riescono a fuggire, aiutati dai contadini. 

Un ricco industriale milanese incarica un’agenzia investigativa di indagare sull’oscuro passato sentimentale della giovane moglie Paola, di cui è molto geloso. La donna ha vissuto la sua prima giovinezza a Ferrara, così uno degli investigatori si reca nella città estense per cominciare le indagini.

Dalla testimonianza del marito di Matilde, un’amica di vecchia data della donna, emerge la figura di Guido, primo grande amore di Paola, da lui corrisposto nonostante fosse impegnato con un’altra sua amica. Una lettera in cui Matilde avverte Guido dell’inattesa visita dell’investigatore porta al riavvicinamento degli amanti, entrambi convinti che l’indagine riguardi la morte della fidanzata di lui, avvenuta accidentalmente ma senza che i due abbiano agito per sventarla.

Diversi per estrazione sociale ma riuniti dall’equivoco e da sentimenti mai del tutto sopiti, complice la crescente insofferenza di Paola nei confronti del marito, i due vengono nuovamente travolti dal desiderio, che li porta a una drammatica decisione.

Lori, giovane e bella ragazza che fa la commessa, viene reclutata da una signora come entraineuse d'alta classe per i notabili della città. Tempo dopo Lori è divenuta la moglie di uno di questi, Enrico Pozzi, un politico, ma il loro matrimonio non è felice, lei è esasperata dal marito geloso e possessivo. Lori conosce Roberto Sacchi, un avvocato squattrinato col vizio del gioco, e i due diventano amanti. Quando viene trovato morto Enrico, Lori viene accusata, ma lei è innocente e sospetta di un suo ex amante, l'industriale Gironda, che aveva chiesto a suo marito dei favori, senza successo. Lori è difesa da Roberto, che riesce a far incriminare Gironda, ma la verità è un'altra: Gironda è stato il mandante dell'omicidio, ma Enrico è stato ucciso materialmente da Roberto, costretto dall'industriale per saldare pesanti debiti di gioco. Al termine del processo Lori che ora sa la verità abbandona per sempre il suo amante.

Dopo la morte di don Giovanni Minzoni, assassinato nel 1923 dagli squadristi di Italo Balbo,  Arrigo Pozzi, giornalista dell'Avvenire d'Italia, raccoglie notizie e testimonianze nel tentativo di conoscere la verità sul delitto. Alle sue vicende si legano quelle di Italo Balbo, del regime e dell'Italia intera all'alba delle  elezioni del 1924 e del sequestro Matteotti. 

Sono gli anni eroici dell'Italia imperiale, e per dei giovani universitari di una cittadina di provincia, la realtà non può essere che quella ufficiale, delle circolari del "partito" e dei discorsi del duce. Ma mentre Giulio accetta passivamente quel mondo retorico e ipocrita, Giuliano ha le inquietudini di un uomo maturo e capisce il vuoto che sta dietro a tante frasi roboanti. Verrà arrestato e condannato dal tribunale speciale fascista, mentre l'Italia sta per entrare in guerra a fianco della Germania nazista. I due amici si ritrovano in divisa, ma in campi opposti: Giuliano ha disertato. Giulio intuisce la "verità" dell'amico, ma ormai è troppo tardi.

Sul finire dell’Ottocento, nella campagna ferrarese, Berta Scacerni e Orbino Verginesi, due giovani fidanzati di origine contadina, vogliono presto sposarsi ma devono far fronte a una serie di problemi: la famiglia di lei è costretta a dar fuoco al proprio mulino sul Po per impedire che i finanzieri, giunti all’improvviso per un controllo, scoprano il contatore manomesso per evadere la tassa sul macinato; quella di Orbino rischia l’escomio dalla terra che lavora da generazioni se non rispetta le direttive del dispotico proprietario. L’adesione dei Verginesi alle leghe socialiste causa l’allontanamento e successivamente lo strappo con la famiglia di Berta, diffidente nei confronti del sindacato e dell’imminente sciopero generale dei braccianti. Accusati di crumiraggio, gli Scacerni continuano a lavorare nel nuovo mulino nonostante siano boicottati dal resto del paese, mentre Berta e Orbino non rinunciano al loro sogno, ma la tensione crescente fra braccianti e mugnai creerà nuove difficoltà ai due amanti.

Malvina Munteanu è una ragazza di Bucarest che vive ad Aviano, il paese friulano dove ha sede un' importante base militare statunitense. La sua vita sembra quella di una qualunque ragazza immigrata. In realtà ha alle spalle un'esperienza che l'ha segnata: nel 1989 ha partecipato, armi in pugno, alla Rivoluzione Rumena che ha abbattuto il Regime di Ceausescu. Alberto è un giovane professore del locale istituto alberghiero che vive lontano da casa. è anche lui uno straniero, come del resto lo sono un po' tutti ad Aviano. Una sera Alberto va a cena nel ristorante dove lavora Malvina. Questo incontro è destinato a cambiare in modo profondo la sua vita.

Tra porte sfondate, stanze devastate da furie amorose, risse gigantesche, matchs senza fine tra erculee e agilissime lottatrici, marinai ubriachi, si snoda la vicenda di "Temporale Rosy" e dei suoi compagni d'avventure; un pugile ventottenne franco-canadese, Raoul Lamarre, probabile futuro campione del mondo dei pesi medi detto "lo spaccaporte" per essersi, durante una festa seguita da una violenta discussione, rovinata una mano contro una porta compromettendo in tal modo le possibilità di continuare la carriera e conquistare il titolo ed il rivale in amore Mike Fernandez, un colossale ex lottatore, manager della squadra di "catch" femminile della quale fa appunto parte la splendida e sempre vincente lottatrice "Temporale Rosy". Tra uomini e donne nascono anche sentimenti tenerissimi sempre un po' goffi e divertenti.