Parco Ducale
Sulla sponda occidentale del torrente Parma si trova quello che i parmigiani chiamano familiarmente “il Giardino”; con i suoi ventuno ettari, il Parco Ducale (il cui ingresso è al numero 10 di Via John Fitzgerald Kennedy) è il più ampio della città. La collocazione dei suoi alberi secolari crea un'elaborata architettura verde, studiata e approntata nel 1560 dal duca di Parma e Piacenza Ottavio Farnese. Fu poi Ranuccio II Farnese a ordinare nel 1690, in occasione delle nozze del figlio Odoardo, la costruzione della Peschiera, elegante laghetto al centro del parco. Nel corso del Settecento l'intera area fu ridisegnata “alla francese” da Ennemond Alexandre Petitot e adornata dai gruppi scultorei di Jean-Baptiste Boudard e Pierre Constant. Nel parco si collocano anche l'imponente Palazzo Ducale del Giardino (Parco Ducale, 3) e il Palazzetto Eucherio Sanvitale (Via John Fitzgerald Kennedy, 12): se il primo, voluto da Ottavio Farnese nel 1561, fu rimaneggiato in epoca neoclassica sia dal Bibiena che dal Petitot, il secondo, opera dell'architetto parmense Giorgio da Erba, è rimasto pressoché invariato nelle sue forme tardo-quattrocentesche. Di fronte al palazzetto si incontra il gruppo scultoreo del Sileno di Boudard, datato 1766, forse la sua opera più significativa, mentre lungo il viale nord, prima del Palazzo Ducale, si possono ammirare le statue dei quattro Geni degli Orti e dei Campi realizzate fra il 1756 e il 1757 sempre dallo scultore francese.
FILM GIRATI IN QUESTA LOCATION:
La luna
Caterina è un’affermata cantante lirica italoamericana. Quando improvvisamente muore Douglas, suo marito e manager, decide di lasciare New York per tornare a Roma insieme al figlio adolescente Joe, che ha spesso trascurato a vantaggio della sua carriera artistica.
Lì, il ragazzo inizia a frequentare i più malfamati quartieri romani e diventa tossicodipendente; quando la madre se ne accorge, mette da parte carriera e amici per dedicarsi a ricostruire il rapporto col figlio, arrivando persino a concedergli un’intimità equivoca e incestuosa. Ma Joe è fortemente ripiegato su se stesso, così Caterina, disarmata, decide di recarsi a Parma, la città dove anni prima aveva studiato canto. Rivede i luoghi dove ha trascorso la sua giovinezza: piazza Duomo, il giardino Ducale, il ponte. Il figlio presto la raggiunge e il rapporto con la madre si rivela ancora una volta decisamente morboso.
Tornati a Roma, Caterina avverte sempre più il bisogno di rivelare a Joe un’importante verità sul suo passato…
La moglie in vacanza... l'amante in cittÃ
Andrea, oltre ad una affascinante moglie ha una bellissima e gelosissima amante, Giulia. Con il pretesto di onerosi impegni di lavoro, ma con lo scopo di godersi in pace l'amica, egli convince la moglie Valeria a partire per una vacanza in montagna. Ma la donna non parte; rimane in città con Giovanni un giovane che, guarda caso, è amico del marito. Solo l'intervento della suocera di Andrea riuscirà in parte a riparare l'irreparabile. Nel gioco delle vendette Giulia sposerà Giovanni il quale resterà l'amante di Valeria mentre Andrea rimarrà "appiedato".
Ostinato destino
Carolina Rambaldi non è contenta dei suoi tre figli: Marcello, un fannullone, Lucrezia, un tipo prepotente che dirige uno spettacolo televisivo, e Cesare, omosessuale e maligno, che fa il sociologo. Nel suo testamento, Carolina ha disposto che la sua eredità vada a quello dei suoi figli che tra un anno e mezzo si sia sposato ed abbia un figlio. Cesare e Lucrezia reagiscono furiosamente perchè incapaci di soddisfare questa condizione. Marcello, invece, sposa una pericolosa killer di nome Marina, che presto rimane incinta ma è vittima di un aborto spontaneo. Viene però a sapere che in Germania c'è un centro specializzato nel trapianto di embrioni nelle donne sterili. Prega allora la sua sorella gemella Angela di prendere il suo posto mentre lei vola in Germania per sottoporsi all'intervento. Ma Cesare viene a saperlo e provoca l'esplosione dell'aereo a bordo del quale viaggia Marina. Allora Angela va anche lei in Germania per farsi trapiantare l'embrione che avrebbe dovuto essere dato a Marina. Lucrezia e Cesare decidono di eliminare anche Angela, ma avvertito in, tempo Marcello salva Angela e il bambino che reca nel seno.
La parmigiana
Povero cristo
Stanco del tipo di lavoro e della miseria del proprio paese il non ancora trentenne Giorgio Cavero raggiunge la città, ove vorrebbe iniziare l'attività di detective privato. Una notte gli si presenta un signore sconosciuto che, datogli un anticipo, gli promette cento milioni se entro due mesi gli fornirà la prova dell'esistenza di Gesù Cristo. Giorgio inizia le sue indagini, ma non sa da che parte cominciare e che cosa esattamente cercare. Mara, una compaesana datasi alla prostituzione, lascia il marciapiede e lo aiuta nelle inutili ricerche tra le ex colleghe e tra i passanti.
Prima della rivoluzione
Fabrizio è uno studente parmense proveniente da una famiglia borghese. Sogna di evadere dal proprio ambiente, per questo si dedica con passione alla militanza politica nel PCI. E per le stesse ragioni lascia Clelia, la fidanzata impostagli dai genitori, anch’essa di buona famiglia. La notizia del suicidio dell’amico Agostino, gettatosi nel Po, scatena una profonda crisi nel protagonista, che solo la giovane e avvenente zia Gina, arrivata da Milano per curarsi da un esaurimento nervoso, sembra capire. I due, segretamente, iniziano ad avere un’intensa relazione amorosa, ma per Fabrizio non è facile ignorare le pressioni della famiglia e i condizionamenti di classe. Riuscirà a realizzarsi, sfuggendo al suo destino borghese, o sceglierà di rispettare le convenzioni di classe come accadeva “prima della rivoluzione”?
I virtuali
In un torrido agosto nella deserta e assolata Parma, Marco, regista, e il suo amico Andrea, sceneggiatore, devono scrivere un film per la televisione, i cui protagonisti sono un padre, una madre e un bambino. I due vogliono terminare al più presto il loro lavoro per essere pagati dal produttore, il quale li obbliga a infarcire la storia di disgrazie per aumentare il potenziale audience televisivo. Ben presto essi entrano in crisi di idee. Hanno difficoltà a scrivere un film lontano dalle loro intenzioni creative; per Marco è anche una crisi d'identità, perché sente di negare gli insegnamenti poetici del suo maestro Cesare Zavattini. I dubbi lo perseguitano, gli procurano delle vere e proprie visioni nelle quali vede come reali due dei personaggi del film che sta scrivendo. La madre e il bambino, che dopo la morte del padre sono disperati per le sequenza di disgrazie a cui sono sottoposti, si ribellano e cercano da Marco rassicurazioni sul loro futuro di personaggi. Una crisi visionaria più forte delle altre lo destina a una ricovero al pronto soccorso, dove viene imbottito di sedativi. Al suo ritorno giunge la notizia che il film è slittato e che il produttore non pagherà fino all'autunno inoltrato. Andrea lascia Marco e se ne torna a Roma. Dopo aver cacciato a fatica l'ultima visione dei personaggi che lo tempestano di richieste sul prosieguo della sceneggiatura, Marco prende la bicicletta e lascia la città. Pedala, pedala, pedala, arriva fino all'argine di un fiume e...
Voglio una donnaaa!
Mario Becchi, in prigione per atti osceni in luogo pubblico, racconta la sua vita a Marta, una giovane psicologa che assiste i detenuti. Mario, considerato un maniaco sessuale, è in realtà un povero diavolo la cui vita è stata un susseguirsi di episodi tragicomici. Può un bambino andare a vedere i fidanzati far l'amore in macchina e trovarci il padre con la sua maestra? Può un uomo andare in coma a 20 anni per tre volte per distrazione? Mario, sì. Perché pensa sempre alle donne. Le ama tutte, ma non ne ha mai posseduta una. Tutti i suoi tentativi di accoppiamento falliscono miseramente, finché un giorno viene sorpreso con il tipico impermeabile ad inseguire una suora nel parco. Ma è proprio un maniaco sessuale? O non sarebbe meglio definirlo un "Forrest Gump dell'amore"?