Parma

Lungoparma

Il Torrente Parma divide la città in due parti dalle caratteristiche molto diverse: nella parte orientale troviamo le sedi del potere, le dimore delle famiglie nobili, i complessi monumentali e il fulcro religioso della città, mentre ad ovest è situata una zona dal sapore più popolare. La devastante piena nel XII secolo deviò il corso dell'acqua verso occidente, facendo nascere la prima cinta muraria.

FILM GIRATI IN QUESTA LOCATION:

La parmigiana

REGIA: Antonio Pietrangeli
ANNO: 1963
Dora è un'adolescente piuttosto disinibita che abita con un suo zio prete nella canonica di una chiesa. Dopo aver sedotto un seminarista conosciuto in vacanza, fugge con lui a Riccione ma viene presto abbandonata; ritrovatasi improvvisamente sola e senza denaro, non esita a concedersi a un albergatore per pagare il conto. Inizia così una sorta di "peregrinazione sentimentale" della ragazza, che la porta ad accumulare avventure amorose ed errori in egual misura: prima con il mediocre fotografo Nino, ragazzotto sprovveduto, un po' opportunista e disposto a tutto pur di ottenere notorietà e ricchezza, del quale tuttavia si innamora al punto da seguirlo a Roma per andare a conviverci; poi con Michele, un grigio e ridicolo questurino parmense, la cui monotonia porterà l'inquieta protagonista a una repentina (quanto prevedibile) decisione. 
Basato su un romanzo di Bruna Piatti, il film tratteggia malinconicamente la condizione di una spregiudicata donna di provincia alle prese con le egoistiche meschinità piccolo-borghesi degli uomini incontrati.
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La ragazza con la valigia

REGIA: Valerio Zurlini
ANNO: 1961

Aida Zepponi, una ragazza madre sventata quanto generosa che si guadagna da vivere come cantante e ballerina, è scaricata dal suo ultimo compagno occasionale. Attraverso un numero di telefono ne rintraccia l’abitazione, a Parma, dove conosce il fratello del playboy, Lorenzo, un sedicenne timido e sensibile che è subito attratto da lei. Dapprima la aiuta economicamente, poi la sistema in un albergo di lusso e cerca invano di farla riassumere nel locale di Riccione in cui lavorava. Informato dalla zia di Lorenzo, don Pietro, il sacerdote che gli dà lezioni di matematica, incontra Aida e la convince a lasciare la città. Tornata sulla riviera adriatica, la giovane è raggiunta da Lorenzo proprio mentre sta per accettare le proposte di un figuro del sottobosco dello spettacolo. Infastidito dall’intrusione, l’uomo malmena il ragazzo. Sulla spiaggia, Lorenzo e Aida si abbandonano a un abbraccio struggente. Poi Lorenzo prende il treno del ritorno, lasciando una busta ad Aida. Questa la apre, scoprendo che dentro non c’è una lettera d’addio, ma un fascio di banconote.   

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PHOTOGALLERY

I virtuali

REGIA: Luca Mazzieri, Marco Mazzieri
ANNO: 1996

In un torrido agosto nella deserta e assolata Parma, Marco, regista, e il suo amico Andrea, sceneggiatore, devono scrivere un film per la televisione, i cui protagonisti sono un padre, una madre e un bambino. I due vogliono terminare al più presto il loro lavoro per essere pagati dal produttore, il quale li obbliga a infarcire la storia di disgrazie per aumentare il potenziale audience televisivo. Ben presto essi entrano in crisi di idee. Hanno difficoltà a scrivere un film lontano dalle loro intenzioni creative; per Marco è anche una crisi d'identità, perché sente di negare gli insegnamenti poetici del suo maestro Cesare Zavattini. I dubbi lo perseguitano, gli procurano delle vere e proprie visioni nelle quali vede come reali due dei personaggi del film che sta scrivendo. La madre e il bambino, che dopo la morte del padre sono disperati per le sequenza di disgrazie a cui sono sottoposti, si ribellano e cercano da Marco rassicurazioni sul loro futuro di personaggi. Una crisi visionaria più forte delle altre lo destina a una ricovero al pronto soccorso, dove viene imbottito di sedativi. Al suo ritorno giunge la notizia che il film è slittato e che il produttore non pagherà fino all'autunno inoltrato. Andrea lascia Marco e se ne torna a Roma. Dopo aver cacciato a fatica l'ultima visione dei personaggi che lo tempestano di richieste sul prosieguo della sceneggiatura, Marco prende la bicicletta e lascia la città. Pedala, pedala, pedala, arriva fino all'argine di un fiume e...

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Voglio una donnaaa!

REGIA: Luca Mazzieri, Marco Mazzieri
ANNO: 1997

Mario Becchi, in prigione per atti osceni in luogo pubblico, racconta la sua vita a Marta, una giovane psicologa che assiste i detenuti. Mario, considerato un maniaco sessuale, è in realtà un povero diavolo la cui vita è stata un susseguirsi di episodi tragicomici. Può un bambino andare a vedere i fidanzati far l'amore in macchina e trovarci il padre con la sua maestra? Può un uomo andare in coma a 20 anni per tre volte per distrazione? Mario, sì. Perché pensa sempre alle donne. Le ama tutte, ma non ne ha mai posseduta una. Tutti i suoi tentativi di accoppiamento falliscono miseramente, finché un giorno viene sorpreso con il tipico impermeabile ad inseguire una suora nel parco. Ma è proprio un maniaco sessuale? O non sarebbe meglio definirlo un "Forrest Gump dell'amore"?

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