Parma

Cattedrale di Parma

La Cattedrale di Parma, il più importante luogo di culto della città, sorge in Piazza Duomo, accanto al Battistero e al Palazzo Vescovile. La facciata è in stile romanico, come anche l'impianto interno che convive con esempi di pittura rinascimentale.

FILM GIRATI IN QUESTA LOCATION:

Avalanche express

REGIA: Mark Robson
ANNO: 1979

Il generale Marenkov, capo dei servizi segreti russi e ideatore del progetto di guerra batteriologica 'Messe d'inverno', dopo aver fornito agli americani informazioni con lo pseudonimo di Angelo, decide di chiedere asilo politico. Recatosi a Milano, viene accolto dal colonnello Harry Wargrave e protetto dal colonnello Molinari. Nel frattempo, il sovietico Nikolaj Bunin decide l'eliminazione del transfuga che, secondo i piani di harry, da Milano verrà trasferito a Rotterdam su un treno. 

scheda del film

Povero cristo

REGIA: Pier Carpi
ANNO: 1975

Stanco del tipo di lavoro e della miseria del proprio paese il non ancora trentenne Giorgio Cavero raggiunge la città, ove vorrebbe iniziare l'attività di detective privato. Una notte gli si presenta un signore sconosciuto che, datogli un anticipo, gli promette cento milioni se entro due mesi gli fornirà la prova dell'esistenza di Gesù Cristo. Giorgio inizia le sue indagini, ma non sa da che parte cominciare e che cosa esattamente cercare. Mara, una compaesana datasi alla prostituzione, lascia il marciapiede e lo aiuta nelle inutili ricerche tra le ex colleghe e tra i passanti. 

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Segni particolari - Appunti per un film sull'Emilia Romagna

REGIA: Giuseppe Bertolucci
ANNO: 2003

Percorso poetico del luogo/nonluogo Emilia Romagna commentato da Carlo Lucarelli con letture di autori noir emiliano romagnoli. Sono presenti brani tratti da: "Quando il Po è dolce " di Renzo Renzi, 1952 "Piccola Arena Casartelli", Aglauco Casadio, 1960 "Casalmaggiore", Cineteca di Bologna, 1910.

Un documentario che fa parte di Via Emilia, un progetto di quattro film sull’Emilia-Romagna sviluppati a partire da spunti di altrettanti scrittori originari della regione, a ciascuno dei quali è stato chiesto di raccontarla dal proprio personale punto di vista. Qui è il giallista parmense Carlo Lucarelli a parlare della “sua” Emilia: il risultato è stato definito dallo stesso Bertolucci «un privatissimo capriccio emiliano, […] un piccolo film cresciuto nella mia testa un po’ come la partitura di una canzonetta, come una filastrocca di suoni e immagini, di microstorie e di versi d’occasione». Il mediometraggio è in effetti un singolare affresco sulla regione, vista come «una megalopoli virtuale» ricca di fascino, ma anche di contraddizioni; non ci sono pretese di oggettività documentaristica né di sintesi del materiale girato (di vario tipo e provenienza), è piuttosto privilegiata la testimonianza soggettiva alternata a storie appena accennate, scampoli di film, canzonette e ballerini.

scheda del film