Nobili bugie
Seconda guerra mondiale. Il film narra le vicende di una famiglia di nobili decaduti e dei loro intricati affari con una famiglia di ebrei rifugiati presso la loro residenza in cambio di denaro.
Questa villa è stata costruita all'inizio del XVIII secolo per volere dell'abate Belloni, nobile bolognese che le diede il nome di Quiete di Mezzana, in virtù del luogo placido in cui è stata posta.
Seconda guerra mondiale. Il film narra le vicende di una famiglia di nobili decaduti e dei loro intricati affari con una famiglia di ebrei rifugiati presso la loro residenza in cambio di denaro.
Dicembre 1899. Angelo torna dopo quindici anni al suo paese natale, Praduro (oggi Sasso Marconi). L'occasione è la festa di nozze dell'amico Edgardo, figlio del suo ex datore di lavoro, che l'ha scelto come testimone. Il matrimonio con la bella Francesca è fissato al 31 dicembre, in modo da far coincidere i festeggiamenti, che avranno luogo in un sontuoso casale in campagna, con l'inizio del nuovo secolo. Angelo, che avendo girato il mondo e fatto fortuna negli Stati Uniti riscuote un certo successo nell'ambiente altoborghese della cittadina emiliana, rivede i vecchi amici e prende parte ai frenetici preparativi del matrimonio. Conosce quindi Francesca e pare essere l'unico ad avvertirne il disagio; tra i due c'è da subito una forte intesa e la verità non tarda a venire a galla: figlia di un avvocato in serie difficoltà economiche, Francesca è costretta dalla propria famiglia a un matrimonio di convenienza con una persona gretta e volgare, verso la quale non prova nulla. Per di più, l'attrazione della giovane sposa per Angelo si fa sempre più forte.