Via delle Moline
Via delle Moline prende il nome dai molti mulini a ruota idraulica che si servivano del vicino canale di Savena. Venne chiamata in passato anche via delle Tuate, in riferimento ai depositi per la conservazione delle derrate alimentari. La via collega l'area universitaria a via dell'Indipendenza.
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L'ispettore Coliandro
Coliandro è un giovane ispettore, in servizio alla questura di Bologna, che si ritrova sempre invischiato suo malgrado in vicende più grandi di lui. Tuttavia Coliandro non si tira mai indietro, ma la sua sbadataggine e la sua incapacità investigativa finiscono inevitabilmente per cacciarlo nei guai.
Nel corso delle sue indagini Coliandro riceve l'aiuto dei colleghi, gli ispettori Trombetti e Gamberini, e l'agente Gargiulo, mentre a mettergli costantemente i bastoni fra le ruote ci sono il suo superiore, il commissario De Zan, e la dottoressa Longhi, sostituto procuratore, i quali non hanno mai visto di buon occhio le iniziative personali di Coliandro, e non nutrono grande stima di lui. In ogni indagine Coliandro è aiutato da una ragazza, sempre diversa (una testimone, un'amica, una parente della vittima), che con le sue informazioni lo aiuta a portare a termine l'indagine. Coliandro si prende sempre una cotta per la ragazza di turno, ma alla fine della vicenda, inesorabilmente, l'ispettore si ritrova come sempre solo e deluso.
Anche se Coliandro riesce ogni volta, in un modo o nell'altro, a venire a capo dell'indagine (ma solo grazie alla sua testardaggine e a dei provvidenziali colpi di fortuna), nessuno gliene rende mai merito, e alla fine l'ispettore è sempre costretto suo malgrado a subire delle punizioni per via del suo operato "poco professionale".