Caterina Sforza. La leonessa di Romagna.
Melozzo da Forlì e Bartolomeo Bacci, intrattenendosi con Giovanni Ludovico dè Medici, figlio di Giovanni e di Caterina Sforza, ricordano i fatti più salienti dell'avventurosa vita di quest'ultima. Il 26 dicembre 1476 Galeazzo Sforza veniva assassinato nella Chiesa di Santo Stefano; cinque anni dopo Caterina sposava il conte Girolamo Riario, duca di Imola e Forlì. Col suo retto senso della giustizia ella seppe opporsi ai metodi brutali del marito, conquistandosi l'affetto del popolo: dal loro matrimonio nacquero cinque figli. Girolamo cadde vittima di una congiura; ma Caterina con la sua abilità, riuscì a volgere in suo favore la situazione sconfiggendo gli Orsi, che della congiura erano i capi. In seguito ella sposò Giacomo un soldato; ma dopo sette anni un'altra congiura, alla quale s'era associato Ottaviano, il primogenito di Caterina, causò la morte di Giacomo. Il terzo marito di Caterina fu Giovanni dè Medici, e da questo matrimonio, nacque Giovanni Ludovico. Avendole Cesare Borgia; proposto di far sposare a Ottaviano la di lui sorella Lucrezia, ella rifiutò, provocando lo scoppio di una guerra; asserragliatasi nella rocca, dopo un lungo assedio, durante il quale morì Giovanni dè Medici, fu sconfitta col tradimento dal Valentino. Caterina, costretta a subire le imposizioni di Cesare, è riuscita però a mettere in salvo i suoi figlioli. Ella si trova ora nel convento delle Murate ed è vicina a morire. Giovanni si precipita al convento e giunge ancora in tempo a vederla prima che esali l'ultimo respiro. Giovanni diverrà in seguito il famoso condottiero, conosciuto nella storia col nome di Giovanni dalle Bande Nere.