Amos è un anziano orologiaio che da giovane ha militato in una formazione clandestina extraparlamentare; insieme ai vecchi amici Karl e Maner ha compiuto anche atti terroristici. Distrutto dal dolore per la perdita della moglie e indignato per la situazione politica del paese straniero in cui vive da tempo, decide di ricominciare a lottare contro la violenza imperante e la corruzione delle autorità. Contatta quindi i suoi ex compagni di lotta per progettare il rapimento del primo ministro Ullman, che in gioventù stava dalla loro parte, e chiedere un riscatto. Tuttavia, a spingerli non sono tanto le ragioni ideologiche quanto la volontà di procurarsi abbastanza denaro per fuggire su un’isola tropicale dove trascorrere tranquillamente il resto della loro vita. Successivamente i tre arrugginiti rivoluzionari riescono a convincere il giovane David a unirsi a loro per incaricarlo di sorvegliare gli spostamenti della famiglia del ministro. Ma la buona riuscita del piano segna l’inizio di una serie di complicazioni…

Sullo sfondo degli anni 70, Gibo abbandona maglie e figlio per inseguire il suo sogno d'amore: racimolare i soldi per raggiungere una turista danese conosciuta l'anno prima sulle spiagge della Romagna, Gibo trascorre l'attesa in un capanno sulla spiaggia, pescando cozze di frodo, accompagnato dalle voci del passato e del presente: un padre spirituale, un anarco comunista e il "matto del fiume". Un apologo sulla follia d'amore e su una civiltà rurale che finisce.