Palazzo Massari
Oggi sede di tre importanti musei (Museo Giovanni Boldini, Museo dell'Ottocento e Museo d'Arte Moderna e Contemporanea “Filippo de Pisis”) Palazzo Massari è caratterizzato da una facciata cinquecentesca di color giallo pallido. Il piano nobile ospita una ricca collezione di opere dell'artista ferrarese Giovanni Boldini, e il fascino dell'esposizione sta nell'inserimento delle opere negli eleganti ambienti arredati come quelli che inspirarono l'artista. L'edificio sorge per volontà del conte Onofrio Bevilacqua nel XV secolo, all'angolo tra via Borso e l'antica piazza Nova, oggi conosciuta come Piazza Ariostea. Negli ultimi anni del Settecento venne ampliato con una palazzina bianca, denominata anche Palazzina dei Cavalieri di Malta, mentre gli orti retrostanti furono trasformati in giardini all'italiana. In seguito alle conquiste napoleoniche e al tramonto della famiglia Bevilacqua, il palazzo divenne proprietà della famiglia Massari per essere poi venduto nel 1975 al Comune di Ferrara.
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Gli occhiali d'oro
E' la storia, quasi parallela, di due personaggi, accomunati da un clima di persecuzioni, anche se per distinte ragioni, che si svolge nella Ferrara borghese sotto la dittatura fascista. Gli occhiali d'oro sono quelli del Dottor Fadigati, 50 anni, affermato professionista, colto, elegante, che per una improvvisa passione per un giovane, Eraldo, non riesce più a coprire la sua "diversità", suscitando la persecuzione dei suoi amici. L'altro personaggio è Davide, un giovane ebreo, che vive in pieno la discriminazione razziale - siamo nel 1938, vigilia di guerra - e che è innamorato di una ragazza ebrea, Nora. Fadigati e Davide si conoscono e diventano amici: la loro amicizia si consolida quando Eraldo abbandona il dottore dopo averlo derubato e picchiato e Nora lascia Davide per sposarsi, per paura, con un gerarca fascista. L'anziano Fadigati si suicida, mentre Davide va incontro al suo destino, con impegno civile.