Link
Noto locale e contenitore culturale bolognese, il Link nasce dal centro sociale l'Isola nel Kantiere (di cui è acronimo). Agli inizi degli anni '90 si insedia negli storici locali di via Fioravanti per poi essere decentrato nella sede attuale.
FILM GIRATI IN QUESTA LOCATION:
La guerra degli Antò
Gli Antò sono quattro ragazzi punk di una ventina d'anni di Montesilvano, un piccolo centro dell'Abruzzo. Si chiamano tutti e quattro Antonio e per distinguersi hanno quattro soprannomi: Antò Lu Zombi che fa il postino, Antò Lu Malatu, che fa l'infermiere, Antò Lu Zorru che fa il giornalista su un giornale locale e infine Antò Lu Purk, il più grande del gruppo. Il paese sta stretto a Lu Purk che decide di scappare. Lu Zorru riceve nel frattempo la cartolina militare. È arruolato nel contingente che parte per il golfo Persico, l'unica strada è la diserzione. Dei due si perde qualsiasi notizia, ma...
L'ispettore Coliandro
Coliandro è un giovane ispettore, in servizio alla questura di Bologna, che si ritrova sempre invischiato suo malgrado in vicende più grandi di lui. Tuttavia Coliandro non si tira mai indietro, ma la sua sbadataggine e la sua incapacità investigativa finiscono inevitabilmente per cacciarlo nei guai.
Nel corso delle sue indagini Coliandro riceve l'aiuto dei colleghi, gli ispettori Trombetti e Gamberini, e l'agente Gargiulo, mentre a mettergli costantemente i bastoni fra le ruote ci sono il suo superiore, il commissario De Zan, e la dottoressa Longhi, sostituto procuratore, i quali non hanno mai visto di buon occhio le iniziative personali di Coliandro, e non nutrono grande stima di lui. In ogni indagine Coliandro è aiutato da una ragazza, sempre diversa (una testimone, un'amica, una parente della vittima), che con le sue informazioni lo aiuta a portare a termine l'indagine. Coliandro si prende sempre una cotta per la ragazza di turno, ma alla fine della vicenda, inesorabilmente, l'ispettore si ritrova come sempre solo e deluso.
Anche se Coliandro riesce ogni volta, in un modo o nell'altro, a venire a capo dell'indagine (ma solo grazie alla sua testardaggine e a dei provvidenziali colpi di fortuna), nessuno gliene rende mai merito, e alla fine l'ispettore è sempre costretto suo malgrado a subire delle punizioni per via del suo operato "poco professionale".