Guastalla
Guastalla, cittadina della provincia di Reggio Emilia situata a poco più di un chilometro dal fiume Po, conserva ancora lo splendore del passato di ducato dei Gonzaga.
Il duomo, restaurato nel 1716, si trova nella Piazza Maggiore, ora Mazzini, dove si erge la statua di bronzo di Ferrante Gonzaga.
FILM GIRATI IN QUESTA LOCATION:
Corbari
Seconda guerra mondiale. La vicenda si svolge fra il settembre del ‘43 e i primi mesi del ‘44, nell’Italia occupata dai tedeschi. Silvio Corbari è un partigiano autonomo, insofferente a qualsiasi forma di lotta organizzata e slegato dalle logiche di partito. Il piccolo nucleo indipendente da lui creato dopo aver rifiutato la proposta di unirsi a una formazione partigiana operante sull’Appennino, è attivo soprattutto in Romagna e in Toscana; le incursioni della “Banda Corbari”, parallele a quelle del movimento resistenziale, sono compiute secondo la sua personale concezione di guerriglia contro occupanti e repubblichini. Una serie di successi conduce la brigata ad allargarsi, ma d'altro canto scatena la preoccupazione delle maggiori autorità, al punto che un reparto fascista viene inviato in Toscana al solo scopo di catturare e uccidere il guerrigliero faentino. La sfrenata ambizione del protagonista, che sogna di fondare la “Zona libera Corbari”, una piccola repubblica autonoma dotata di proprie regole politico-economiche, lo porta a rifiutare anche l’invito di Ulianov, comandante della trentaduesima brigata partigiana, a unire le forze contro il comune nemico.
La compagna Ines e i suoi fedeli amici saranno con lui fino alla fine e la sorte ne farà una figura leggendaria.
Domani accadrà
Don Camillo
Remake dell'omonimo film del 1952, "aggiornato" agli anni Ottanta: cambia il periodo storico, ma i rapporti fra don Camillo, forzuto parroco di Brescello, e il baffuto sindaco comunista Giuseppe Bottazzi detto Peppone rimangono a dir poco burrascosi. Ideologicamente agli antipodi, i due combattivi protagonisti godono in fondo della stima reciproca, che il più delle volte li porta a trovare un accordo in nome del buon senso; sono comunque vecchi amici, nonostante le notevoli divergenze. Fra gli innumerevoli motivi di discussione, l'esito della partita di calcio tra le due squadre del paese, gli Angeli e i Diavoli, allenate rispettivamente dai due avversari: sono i Diavoli a vincere, ma in seguito don Camillo scopre che Peppone aveva corrotto l'arbitro e decide di vendicarsi a modo suo. L'ennesima lite non passa tuttavia inosservata fra gli alti prelati, che decidono di prendere provvedimenti nei confronti dell'esuberante sacerdote.
I lupi dentro
Il film colleziona una serie di personaggi insoliti, picareschi misteriosi, a volte straordinari, che si possono incontrare o inventare in ogni luogo. Li troviamo lungo il fiume Po o nella selva, nelle antiche fattorie abbandonate, negli acquitrini, tra gli alberi delle golene. I personaggi della favola svolgono attività tradizionali o addirittura arcaiche, o puramente inventate. Ritroviamo anche gli artisti che hanno scritto con i colori della storia della loro vita e della terra padana. Tra loro figurano Ligabue, Bruno Rovesti, Udo Toniato, Elena Guastalla, Adele Casoli, Serafino Valla, Vandino Daolio, Giancarlo Gandini e molti altri artisti. I pittori naïf padani, con i loro dipinti, conservano la memoria di un paesaggio straordinario oggi quasi del tutto scomparso.
Novecento atto I e II
Emilia, 25 aprile 1945. Nelle campagne parmensi i partigiani catturano gli ultimi fascisti; un ragazzo tiene sotto tiro il ricco proprietario terriero Alfredo Berlinghieri. Con un salto temporale l'azione si sposta al 1900, anno di nascita di Alfredo, futuro erede dei possedimenti del padre, e di Olmo Dalco, figlio di una contadina che lavora presso la famiglia Berlinghieri. I due, crescendo, stringono un legame d'amicizia molto forte a dispetto della diversa estrazione sociale e degli eventi storici che tendono ad allontanarli: prima il servizio di leva che li assegna a reparti diversi durante la Grande Guerra, poi l'avvento del regime fascista che privilegia i latifondisti scatenando la ribellione contadina. Negli anni Venti, Olmo e Alfredo incontrano quelle che diventeranno le rispettive mogli: Anita, fervente socialista conosciuta dal primo in una Casa del Popolo, e Ada, che il secondo incontra durante una visita allo zio Ottavio. Gli anni Trenta sembrano separare definitivamente i due protagonisti, ma la loro profonda amicizia è destinata a sopravvivere.
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La padrona è servita
In una villa della campagna emiliana vivono un'anziana contessa, le sue due figlie e la cameriera. Tempo dopo si trasferiscono al piano di sotto l'imprenditore romano Domenico Cardona e suo figlio Daniele. Le giovani figlie della contessa, attratte dall'adolescente, avranno delle esperienze amorose proprio con quest'ultimo.
La visita
Adolfo lavora come commesso in una libreria romana. Da qualche tempo ha allacciato una relazione epistolare con una donna benestante, sulla quarantina, che vive nella provincia ferrarese. Tutto è cominciato quando Pina ha messo un annuncio matrimoniale su un giornale. Anche Adolfo, piccolo-borghese non più giovanissimo, con vaghe pretese culturali, rivendicante posizioni sociali inesistenti, desidera accasarsi; decide così di andare a trovare Pina durante un fine settimana. Al suo arrivo nota la bellezza grassoccia, ormai sfiorita, della donna emiliana. Nei giorni successivi la generosa ed estroversa Pina si prodiga con ogni mezzo per far sentire Adolfo a suo agio. Tuttavia, non ottiene altro che far emergere la vera natura dell'uomo, che si rivela meschino, moralista e reazionario, al pari di tanti altri. La disperata fuga dalla solitudine si rivela, per entrambi i protagonisti, più difficile del previsto.
La vita agra
Guastalla, bassa padana. Luciano Bianchi viene licenziato dallo stabilimento minerario presso cui lavora come responsabile delle iniziative culturali. Nello stesso giorno, circa cinquanta operai muoiono nella miniera a causa di un'esplosione, così Luciano decide di vendicarsi, proponendo all'amico Libero di far saltare in aria il grattacielo milanese dove ha sede la compagnia. Arriva quindi nella città meneghina, dove incontra Anna, una giornalista romana, comunista, che scrive su un quotidiano milanese. Tra i due nasce subito qualcosa e Luciano, nonostante abbia già una famiglia, va a convivere con la donna. Nel frattempo, continua i sopralluoghi presso l'edificio della società, dove è riuscito a farsi assumere. Dopo il periodo di prova non viene confermato, ma trova presto un altro impiego ben remunerato ed è solo l'inizio di una escalation che gli renderà sempre più difficile non solo conciliare i propri ideali con la sopravvivenza, ma anche la gestione dei propri problemi coniugali.