Miele
Irene è un angelo della morte che utilizza lo pseudonimo di Miele per assistere e favorire i malati terminali che desiderano porre fine alla propria vita. Pagata dai pazienti perché somministri loro il Lamputal, un farmaco ad uso veterinario che, in dosi massicce, risulta letale pure per gli uomini, Miele conduce un'esistenza frenetica in cui le sue attività illegali si alternano a rapporti fugaci con gli uomini e allenamenti fisici estenuanti. Fino a quando un anziano intellettuale non chiederà il suo intervento e lei, dopo aver scoperto che l'uomo è in realtà in salute ma divorato da una profonda depressione, sarà costretta a tornare sui suoi passi e a trovare un modo per porre rimedio al suo errore.