Bologna città

Chiesa di San Francesco

Compiuta nel 1263, la Chiesa di San Francesco fu radicalmente restaurata tra il 1886 e il 1906 e poi nuovamente a seguito delle distruzioni belliche della seconda guerra mondiale. La facciata è di impianto romanico e l'abside è una delle parti più interessanti dell'architettura.

FILM GIRATI IN QUESTA LOCATION:

Il cuore altrove

Il cuore altrove

REGIA: Pupi Avati
ANNO: 2003
Nella Roma del 1929, il sarto papale Cesare, preoccupato per l'indole mite e acquiescente del figlio Nello, lo convince a trasferirsi a Bologna 
per fare un pò di esperienze nella vita e con le donne. Qui il ragazzo occupa una pensione con un bizzarro compagno di stanza, il napoletano Domenico. La vita di Nello cambierà con l'incontro della dolce Angela, una ragazza bellissima e misteriosa.
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Fatti di gente perbene

REGIA: Mauro Bolognini
ANNO: 1974
Bologna, 2 settembre 1902. Il giovane conte Bonmartini, viene trovato ucciso nella sua abitazione. Lo scandalo è enorme: Bonmartini aveva 
sposato Linda, figlia del Prof. Augusto Murri, clinico di fama europea, e sorella dell'avv. Tullio, candidato socialista al Comune. Le indagini sulla vicenda sono ben presto condizionate dal clima politico: alcuni giornali si lanciano contro i Murri, altri li difendono, l'opinione pubblica fa scempio di tutti i personaggi. L'inchiesta, dal suo canto, dà luogo a continui colpi di scena. In un primo momento il Prof. Augusto incolpa il figlio dell'omicidio, poi si ricrede e prende le sue difese. Intanto si scopre che la domestica Rosina Bonetti è l'amante del giovane avvocato. Questo fatto ha qualche relazione con l'omicidio di Bonmartini? A poco a poco tutti i membri della famiglia finiscono nel fango. Verità e menzogne appaiono mescolate in uno sviluppo inestricabile. 
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Hanno rubato un tram

Hanno rubato un tram

REGIA: Aldo Fabrizi
ANNO: 1953

Cesare Mancini, conduttore di tram, è un abilissimo giocatore di bocce; e questa sua non comune abilità finisce coll'irritare il controllore, inducendolo a notare e segnalare inesorabilmente ogni infrazione al regolamento, commessa dal Mancini. Accade un giorno che Mancini, in un momento di distrazione, investe una donna. La cosa non ha gravi conseguenze; ma il controllore non manca di segnalare immediatamente il fatto alla direzione, che priva Mancini del grado di conduttore facendone un bigliettaio. Mancini sopporta a stento la degradazione inflittagli: la sua irritazione si rivela nel contegno di fronte ai passeggeri, che provoca nuovi rapporti sfavorevoli. Mancini cerca di correggersi; ma una domenica il suo tram è preso d'assalto dalla folla. Succede un parapiglia, il controllore rimprovera Mancini, che seccato abbandona la vettura. Questo gesto gli vale la sospensione dal servizio per tre mesi. Mancini nasconde alla famiglia i suoi guai, ma la verità viene a galla. In un concorso per l'elezione della reginetta dei tramvieri, risulta vincitrice la figlia di Mancini; ma, conosciutasi la particolare situazione del padre, l'elezione viene annullata. Mancini, dopo aver vagato per la città, si sente portato da una forza irresistibile al deposito, dove s'impadronisce di un tram, che guida in una corsa senza mèta, raccogliendo una piccola folla di passeggeri. La polizia, avvertita, arresta il Mancini. Al processo la favorevole deposizione del controllore fa assolvere l'imputato, che viene riassunto in servizio. 

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La linea gialla

REGIA: Nene Grignaffini, Francesco Conversano
ANNO: 2015

Una delle pagine più buie della storia italiana recente, la strage del 2 agosto a Bologna. Immaginiamo come sarebbe oggi la vita di Angela, la più giovane delle 85 vittime (aveva tre anni), se quel giorno, per la più brutale delle fatalità, non si fosse trovata alla stazione di Bologna. Se fosse cresciuta e adesso tornasse a Bologna a visitare i luoghi della tragedia proprio nel giorno delle commemorazioni. 

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Paris, Dabar

REGIA: Paolo Angelini
ANNO: 2003

Paris, Dabar, ironicamente mutuato da Paris, Dakar, è il titolo non di un rally veloce, ma di un lento girotondo che attraversa la bolognese via del Pratello, antico crocevia di stravaganze e destini, mercato e strada di ladri e viaggiatori: luogo mitologico delle "libertà", nel bene e nel male storico coagulo di degrado e creatività, insomma un quartiere popolare. Ma è soprattutto l'attuale strada delle osterie di Bologna quella che il regista Paolo Angelini adotta come paesaggio evolutivo, in un film fatto di "brandelli" di realismo prendendo come pretesto una gara alcolica.

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