Certosa di Bologna
Il cimitero storico monumentale Certosa di Bologna, fondato nel 1801 sulle strutture di un convento certosino edificato a partire dal 1334, è uno dei cimiteri più antichi d'Europa, luogo unico per la scultura e l'architettura del XIX e del XX secolo.
Alla Certosa riposano alcune illustri personalità tra cui lo statista Marco Minghetti, il pittore Giorgio Morandi, il cantautore Lucio Dalla e il poeta Giosuè Carducci.
FILM GIRATI IN QUESTA LOCATION:
Il papĂ di Giovanna
Bologna 1938. Michele Casali si trova a vivere una situazione disperata: Giovanna, sua figlia unica ancora adolescente, ha ucciso per gelosia la sua migliore amica. La ragazza viene ritenuta non sana di mente e rinchiusa in un ospedale psichiatrico. Durante questo periodo l’unica persona che si occupa di lei è il padre, confermando quel legame particolare dal quale avevano completamente esclusa la mamma Delia. Nell’inverno del 1953, in una Bologna che sta ricostruendosi dopo i massacri della guerra, nel buio di un piccolo cinema, Delia incontra lo sguardo della figlia Giovanna, ormai guarita. La madre non avrà più incertezze, deciderà che proveranno a ricominciare una nuova vita, questa volta assieme.
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Quo vadis, baby?
Giorgia Cantini è una investigatrice privata, costretta a frugare le ombre di una città che sa nascondere bene i propri segreti. Passa le notti in locali dove si suona e si beve, tormentata dal dubbio di aver sprecato la propria vita. Scavare nel suo stesso passato sarà l'indagine più difficile di tutta la sua vita, un viaggio tra i ricordi e i segreti di famiglia. Un investigatore donna. Che indaga su se stessa. Un'indagine troppo privata. Ma non si può sempre fuggire ... "...C'è una teoria filosofica che sostiene che se vuoi davvero far "conoscere" qualcosa a qualcuno non puoi raccontargliela, perché, nello stesso momento in cui tu la racconti, ne stai già cambiando l'essenza e, in un certo senso, la verità. Il metodo giusto sarebbe quello di limitarti a fornire elementi e indizi e lasciare che sia l'interlocutore a scoprire la cosa e, quindi, a "conoscerla". E' esattamente quello che avviene in un'indagine su di un delitto. Il detective raccoglie diversi elementi che, a volte, sembrano non avere un collegamento logico e giunge a scoprire la verità solo quando è in grado di collegarli tutti. Mi piaceva l'idea di provare a mettere il pubblico nei panni di un detective. Non raccontargli la storia, ma fornirgli elementi sparsi, non legati né cronologicamente, né logicamente, ma emozionalmente e casualmente..."(G. Salvatores)