Bondeno (FE)

Bondeno

Bondeno è un'antica cittadina ferrarese attraversata dalla ciclopista "Destro Po", lunga 120 km suddivisi in cinque tratti che corrono lungo la riva destra del Po. La città è situata nella zona più occidentale della provincia di Ferrara e confina con le province di Modena, Rovigo e Mantova. Nel medioevo era un comune autonomo per poi divenire feudo dei Canossa  che svilupparono la cittadina costruendo numerosi edifici, tra cui l'unico conservato fino ad oggi è la Chiesa della Natività di Maria.

FILM GIRATI IN QUESTA LOCATION:

Il grido

REGIA: Michelangelo Antonioni
ANNO: 1957

Irma riceve la tragica notizia della morte di suo marito, emigrato da molto tempo in Australia. Sconvolta, torna a casa e informa Aldo, l’operaio con cui convive da sette anni, che coglie la sfortunata occasione per chiederle di sposarlo; ma lei si rifiuta e rivela al compagno di aver cominciato negli ultimi mesi a frequentare un altro uomo più giovane. Aldo, incapace di gestire con calma la crisi, viene definitivamente abbandonato da Irma; decide quindi di allontanarsi da Goriano, il piccolo villaggio nel ferrarese in cui vive, per iniziare un lungo vagabondaggio apparentemente senza meta con la figlioletta Rosina, attraverso una pianura padana sempre più contaminata dai segni del progresso e dell’imminente benessere economico ma comunque desolata, specchio perfetto dell’angoscioso stato d’animo del protagonista. I numerosi incontri che lo attendono non faranno che peggiorare la sua condizione.

Il film con cui la critica francese comincia a parlare di “neorealismo interiore”.

scheda del film

Guerra e Pace

REGIA: King Vidor
ANNO: 1955

Durante le guerre napoleoniche in Russia l'ufficiale vedovo Andrej Bolkonskij si fidanza con la giovane Natasha. Ben presto, a causa dell'avanzata di Napoleone, Andrej è chiamato a combattere. I due si rincontreranno mentre Mosca brucia, e Andrej morirà tra le braccia della sua promessa sposa. La città è distrutta e i francesi iniziano a ritirarsi: Natasha si riavvicina a Pierre, amico di vecchia data rimasto vedovo. I due si innamorano e si sposano. 

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La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone

La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone

REGIA: Pupi Avati
ANNO: 1974

Il barone Anteo Pellecani è pieno di complessi, risalenti al giorno in cui, ragazzo, precipitò da un albero di fico nel podere del nonno, riportando una menomazione a una gamba. Complessato e anticlericale, Anteo ha delle "visioni": mille anni prima, sotto lo stesso storico fico, la monaca Girolama immolò la propria virtù per salvare le compagne. Ed ora la martire gli appare di notte. In realtà, si tratta di una "travestita": una delle due mogli di Checco, un poveraccio che campa vendendo oggetti pornografici. Sollecitata da Checco, la finta santa induce il barone a vendere la sua proprietà e a donarle la somma, che a sua volta ella passa al marito per la creazione di un "supermarket" pornò... Ma la finta santa si è ormai abituata agli incontri notturni con Anteo, e finisce per tornare nell'orto fatidico, dove muore - come la "santa" Girolama - dopo aver dato alla luce un pargolo che Anteo, ormai povero ma felice, accoglie e fa suo.

scheda del film

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