Flashback
REGIA: Raffaele Andreassi
ANNO: 1969
L'intuizione che ha presieduto alla realizzazione di questo film è semplice come l'uovo di Colombo: mettiamo un soldato su un albero a far
da vedetta, dimentichiamolo, facciamo vedere quello che pensa. L'idea venne ad Andreassi e a Risi leggendo un fatto di cronaca su un giornale, e a poco a poco si tramutò in una sceneggiatura, in un film che rappresentò l'Italia al Festival di Cannes. Il soldato Pruller è sull'albero: attorno a lui nessuno. Si guarda attorno col cannocchiale del fucile di precisione, e... rievoca il passato: l'amore puro per una ragazza del suo paese, quello meno puro con la prosperosa italiana, lo stupro consumato con un gruppo di commilitoni avvinazzati durante un rastrellamento. Intanto l'ambiente circostante si anima. I contadini tornano ai loro casolari, le donne fanno il bagno nel ruscello. Al soldato, tedesco fino al midollo, sta sorgendo il dubbio: "Che sia proprio finita la guerra, almeno per me?"