Bologna
Questo itinerario bolognese, città dove Pasolini è nato nel 1922, non solo ripercorre i luoghi in cui ha vissuto e si è formato, ma anche quelli che rappresentano motivi di ispirazione per la sua poesia e per il suo cinema: dal Portico dei Servi, in cui gira l’Edipo Re (1967), alla Libreria Nanni, nel cosiddetto Portico della Morte (“il più bel ricordo di Bologna”), fino all’attuale sede del Centro Studi/Archivio Pier Paolo Pasolini, in cui sono conservati i documenti originali relativi alle sue opere cinematografiche.
Questo percorso è anche una risposta alla provocazione di Laura Betti. Nel testo di presentazione del suo spettacolo Una disperata vitalità, c’è un passo in cui la Betti interroga provocatoriamente istituzioni e cittadini sul rapporto tra Bologna e Pasolini: “Siamo nati a Bologna, Pier Paolo ed io. Ma Bologna non ha figli. L’ho toccato con mano, incredula e anche stupita nel sorprendermi così capace di stupore! Perché una donna può non voler figli o liberarsene. Non una città. Una città che respinge i figli non può che aver rinunciato ad ogni istanza culturale”.
LE TAPPE PRINCIPALI
Via Zamboni
Università degli Studi di Bologna
Qui Pasolini segue i corsi di Filologia Romanza di Amos Parducci, da poco subentrato a Vincenzo De Bartholomaeis, i corsi di Letteratura Italiana di Carlo Calcaterra sulla poesia di Alfieri e sulle Rime del Tasso minore e, soprattutto, gli amatissimi corsi di Storia dell'Arte di Roberto Longhi su Masolino e Masaccio, stringendo amicizia con Luciano Serra, già conosciuto al ginnasio di Reggio Emilia, con Francesco Leonetti e con Roberto Roversi.
Strada Maggiore
Portico dei Servi
Location in cui Pasolini gira l'epilogo di Edipo Re. L'Edipo Re, lo dichiara lo stesso Pier Paolo Pasolini, è “la sua autobiografia in chiave mitica”. Nel prologo è evocato il Friuli e nell’epilogo è citata Bologna.
Via Borgonuovo
In questa casa, al numero 4 di Via Borgonuovo, dove ora è collocata una sede della Guardia di Finanza, Pasolini nasce il 5 marzo del 1922 e resta a Bologna solo un anno e mezzo. Il padre, ufficiale di fanteria, viene di frequente spostato da una città ad un’altra. Dopo Bologna, Parma, Belluno, Conegliano, poi Casarsa in Friuli, una regione molto amata. Pasolini farà il ginnasio a Reggio Emilia e poi il liceo a Bologna, al Galvani.
Liceo Ginnasio Statale Luigi Galvani
Via Castiglione, 38
Dal 1936 al 1939 Pasolini frequenta questo liceo classico dove stringe amicizia coi compagni di classe Sergio Telmon (ex partigiano, giornalista radiofonico e televisivo), Agostino Bignardi (ex segretario nazionale del partito liberale), Ermes Parini, Franco Farolfi, Carlo Manzoni (scrittore e umorista, collaboratore del settimanale umoristico Il Bertoldo negli anni '60), Elio Melli. Alcuni di questi vengono riuniti con Pasolini a distanza di anni, nel 1971, in uno studio televisivo Rai per la trasmissione di Enzo Biagi dal titolo III B: facciamo l'appello. La puntata, sospesa per una vicenda giudiziaria che coinvolge Pasolini in qualità di direttore responsabile di Lotta continua, viene proposta poi quattro anni dopo, il 3 novembre 1975, all'indomani del suo assassinio.
Non lontano da qui, in Via Santo Stefano 33, si trovava il Teatro del Corso, dove Pasolini assiste ad alcune rappresentazioni che hanno alimentato la sua precocissima passione per il teatro.
Via de' Poeti
Qui, al civico 4, si trovava una volta la sede della Libreria Palmaverde di Roberto Roversi, fondatore con Pier Paolo Pasolini e Francesco Leonetti della rivista di poesia Officina. Roversi con la sua libreria finanzia la rivista, che aveva sede legale al numero 4 di Via Rizzoli.
Piazza San Domenico
Al numero 5, dove ora c’è l’Opera San Domenico, trovava sede la Libreria Antiquaria Mario Landi, grazie a cui Pasolini dà alle stampe, a proprie spese, la sua prima raccolta di poesie, Poesie a Casarsa (1942), in dialetto friulano, che ha fin da subito il riconoscimento fondamentale di Gianfranco Contini. Nell’Archivio Pasolini della Biblioteca Renzo Renzi è conservato un esemplare originale di questa prima edizione.
Via de' Musei
Libreria Nanni
La libreria è sita al numero 8 di Via de' Musei, nel cosiddetto Portico della Morte. Scrive Pasolini: "Il Portico della Morte è il più bel ricordo di Bologna. Mi ricorda L'idiota di Dostoevskij, mi ricorda il Macbeth di Shakespeare, mi ricorda i primi libri. A quindici anni ho cominciato a comprare lì i miei primi libri, ed è stato bellissimo, perché non si legge mai più, in tutta la vita, con la gioia con cui si leggeva allora".
Poco distante da qui, in Via Farini 6 (all'angolo con Piazza Galvani), fino a pochi anni fa si trovava la Libreria “Cappelli”: oltre ad essere casa editrice della collana Dal soggetto al film di Renzo Renzi (quasi coetaneo di Pasolini, nasce nel 1919, è critico cinematografico in erba già nel 1940 per la rivista del G.U.F. Architrave, cui collabora sempre Pasolini), la libreria ha per capocommesso Otello Masetti, amico di Roberto Roversi e designato ai tempi di Officina come responsabile ai sensi di legge della rivista.
Piazza Maggiore
Location, oltre al Portico dei Servi, in cui viene girato l'epilogo di Edipo Re, con Ninetto Davoli che ride inseguendo i piccioni.
Nella vicina Piazza Nettuno, il 31 ottobre 1929 l’anarchico Anteo Zamboni attenta alla vita di Mussolini, in visita a Bologna per inaugurare lo Stadio Littoriale (attuale Stadio “Dall'Ara”). Il tenente del 56º Fanteria che per primo individua e blocca il giovane attentatore è Carlo Alberto Pasolini, padre di Pier Paolo.
Via dell'Indipendenza
Cinema Imperiale e Caffè San Pietro
Qui, nella sala cinematografica che si trovava al numero 6 di Via dell'Indipendenza, Pasolini assiste alle proiezioni organizzate dal G.U.F. (Gruppo Universitario Fascista).
Di fronte, al civico 7, era situata la sede del Caffè San Pietro, al pianterreno di Palazzo Ottani Grandi, dove a volte si recava anche il giovane Pasolini. Il caffè è uno degli storici cenacoli bolognesi, già noto nell'Ottocento come covo dei liberali contrari al governo pontificio e nel Novecento ritrovo di artisti e letterati come Alfredo Oriani, Dino Campana, Bruno Binazzi, Filippo Tibertelli – allora poeta, più tardi conosciuto come il pittore De Pisis. Si trovavano qui abitualmente anche Riccardo Bacchelli, Galvano Dalla Volpe, Giuseppe Raimondi e Giorgio Morandi durante le quotidiane passeggiate sotto i portici del centro.
Piazzetta Pier Paolo Pasolini
Biblioteca Renzo Renzi
La biblioteca della Cineteca di Bologna, sita al civico 2B di Piazzetta Pier Paolo Pasolini, è sede del Centro Studi/Archivio Pier Paolo Pasolini in cui sono conservati i documenti originali relativi alle sue opere cinematografiche: le foto di scena, le sceneggiature, i ritagli stampa, oltreché rari documenti audiovisivi.