I pugni in tasca

Quattro figli vivono insieme alla madre in una vecchia villa nell’Appennino piacentino. Dalla morte del padre è Augusto, il più grande e l’unico a non avere problemi di salute, ad occuparsi della madre cieca, della sorella nevrotica Giulia e dei fratelli Ale e Leone, tutti e tre affetti da una forma ereditaria di epilessia, chiusi nella decadente solitudine della villa, senza contatti con il mondo esterno e in rapporti decisamente ambigui fra loro: Ale, il più inquieto dei quattro, è morbosamente legato a Giulia da un rapporto a tratti incestuoso, mentre nei confronti dello sfortunato Leone, affetto anche da ritardo mentale, è duro e dispotico; Giulia è molto attratta da Augusto, che sogna di affrancarsi dal clima angoscioso della villa per sposare la fidanzata Lucia, ma glielo impediscono le gravi difficoltà in famiglia. Guidato dalla volontà di cambiare le cose, sarà Ale, al culmine della propria follia, a rompere in modo irreversibile il già precario equilibrio familiare.