Luciano: una vita bruciata

Il film inizia in una cella di Regina Coeli, Luciano, un ladruncolo di 24 anni, è rimesso in libertà. È la sera che precede l'ultimo dell'anno. Luciano felice si dirige verso casa, ansioso di riabbracciare i suoi. Una Roma euforica lo circonda e lo investe. Ma a casa lo attende un'amara sorpresa. Sua madre non c'è, Maria la ragazza con cui convive, non c'è e non c'è neppure suo figlio di pochi mesi; trova soltanto il padre ubriaco con una donna a lui sconosciuta. Dal padre riesce a farsi dire che Maria è andata al cinema. La va a prendere e da lei scopre che la madre si è unita a Michele; un noto sfruttatore, Luciano in preda all'ira, caccia di casa il padre e la sua amica, poi si unisce a Maria in un amore quasi selvaggio...Nel sonno che segue, Luciano ha come un incubo angoscioso: immagina sua madre morta. Si risveglia e decide di andare a cercarla. Esce di casa senza svegliare Maria. Strani e inconsueti incontri movimentano il resto della nottata. All'alba arriva alla borgata dove sua madre vive con Michele. Fa tutto per convincere la madre a tornare a casa. Si picchia con Michele, mentre si allontana dalla baracca si accorge che la polizia del buon costume sta facendo una retata nel quartiere. Ora il suo unico pensiero è evitare l'arresto della madre: torna nella baracca, trova la madre sola e la convince a seguirlo. Sono quasi in salvo quando da una traversa sbuca una jep della polizia e la sua donna viene arrestata. Luciano invano protesta, urla...resta solo nella strada, disperato, piangente.